I miracoli di Gesù

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Il bambino gobbo è guarito a Lebona (570.3)

Gesù si è fermato in una piazza, presso l'inevitabile fonte ombreggiata da qualche albero. E' là, contro il muro umido della fonte, che qui è come ricoperta da un piccolo portico aperto soltanto da un lato. Forse è più un pozzo che una fonte. Assomiglia al pozzo di En Rogel.
Sta parlando con una donna che gli presenta il figliolino che ha fra le braccia. Vedo che Gesù
assente e pone sul capo del fanciullo la sua mano. E subito dopo vedo che la madre alza il fanciullo e grida: "Malachia, Malachia, dove sei? Il nostro maschio non è più deforme" e la donna strilla il suo osanna al quale si unisce quello della folla, mentre un uomo si fa largo e va a curvarsi davanti al Signore.
La gente commenta. Le donne, madri per lo più, si felicitano con la donna che ha avuto la grazia. I più lontani allungano il collo e chiedono: "Ma che è stato?" dopo aver gridato "osanna" per unirsi a quelli che sanno cosa è avvenuto.
"Un bimbo gobbo, gobbo tanto da non potersi reggere sulle gambe che a fatica. Era lungo così, vi dico, proprio così, tanto era curvo. Pareva di tre anni, e sette ne aveva. Ora guardatelo! E' alto come tutti, dritto come una palma, svelto. Vedetelo là come si arrampica sul muretto della fonte per essere visto e per vedere. E come ride felice!"